Secondo un report di Credit Suisse, investire un dollaro nel settore del tabacco nel 1900 avrebbe significato possederne 6,3 milioni nel 2014. Tanto, vero?
Il mercato di sigarette e trinciati è uno dei più performanti dell’era moderna: il Global Tobacco Index, indice che rappresenta l’andamento imprese attive nel settore in 23 Paesi sviluppati, è cresciuto del 196,4% negli ultimi dieci anni. Invece, per il settore Hi-Tech, il World Information Technology Index è cresciuto “solo” del 94,4%.
Numeri che impressionano e a cui la maggior parte di noi non avrebbe mai pensato, ma come muoversi oggi in un mondo in continuo cambiamento, dove ogni giorni ci sono scoperte e invenzioni nuove? Anche l’industria del tabacco deve fare i conti con l’innovazione.
Il primo passo è stato compiuto nel 2003 con la prima sigaretta elettronica, anche se, secondo il The Economist, del 7% dei fumatori europei ad averla provata, soltanto l’1% ha continuato a utilizzarla.
Negli ultimi due anni si è però assistito a un cambio di rotta per diversi fattori: salutismo, crisi economica, legislazione, moda, hanno restituito popolarità al mercato delle e-cigarettes, che ha toccato un giro d’affari globale pari a 6 miliardi di dollari nel 2015 (770 i miliardi del mercato del globale del tabacco, secondo Euromonitor International).
È così che le maggiori case produttrici di tabacco hanno iniziato a investire in un business a loro concorrente: Altria e Reynolds, i primi due produttori di tabacco statunitensi, attualmente possiedono i primi quattro produttori Usa di sigarette al vapore.
Secondo Research and Markets, il mercato delle sigarette elettroniche è in pieno boom. Si prevede che registrerà un tasso di crescita del 22,4% annuo, arrivando a raggiungere un fatturato di 50 miliardi di dollari nel 2025.
Le big del tabacco non se ne staranno certo a guardare: molte stanno già investendo in nuove forme di fumare, come appunto le sigarette elettroniche, mentre altre, più avanguardiste, hanno iniziato a considerarle una tecnologia già in fase di obsolescenza. Prima fra tutte, Philip Morris con il suo progetto Marlboro IQOS, la “sigaretta 2.0”.
E voi che ne pensate? Il futuro di sigarette e trinciati è “tecnologico” o ci sarà ancora spazio per la buona vecchia maniera di fumare?
Ditecelo nei commenti!
Team RT
Fonte: Wired
Non trovo la fonte dell’articolo…
Grazie Carry, integrato l’articolo!