Vi siete mai chiesti dove e quando è nato il tabacco, magari mentre stavate rollando una sigaretta? Se la risposta è sì, ma non siete mai andati oltre, in questo articolo proveremo a soddisfare in parte la vostra curiosità.

Tanto tempo fa…
Si ritiene che la pianta del tabacco abbia iniziato a crescere in America verso il 6000 a.C. I Maya, forse i primi a fumare il tabacco, arrotolavano le foglie per formare una specie di sigaro, o le trituravano per metterle in una pipa di pietra. Per i Maya il fumo del tabacco non costituiva tanto un piacere, quanto più una preghiera per comunicare con gli dei. Quando i Maya si espansero a Nord rispetto ai loto tetrritori, trasferirono alle tribù indigene l’uso di coltivare e fumare il tabacco.

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1492
Cristoforo Colombo sbarca sull’isola di San Salvador, e tra le tante cose riceve in dono dagli abitanti delle foglie di tabacco. Nello stesso anno due marinai europei impararono l’arte del fumo dai nativi, e ne diffusero le usanze nel Vecchio Continente.

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1530
Il tabacco arrotolato era già di moda in Spagna, così i portoghesi cominciarono a coltivare il tabacco a scopo commerciale in Brasile già nel 1548.

1600
Il tabacco si diffuse sempre più ad uso pipa e la sua produzione, in particolare nelle Americhe, crebbe sino a rendere necessarie leggi che ne regolassero commercio e vendita. Nel 1636 venne creata la prima compagnia di tabacco al mondo: la Tabacalera.

1700
Il Settecento è il secolo del tabacco da fiuto: un borghese che aspirasse a divenire un vero gentleman, doveva fiutare tabacco, molto costoso e pertanto riservato alle classi sociali più elevate.

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1800
Nell’Ottocento i protagonisti sono i sigari: i più gettonati venivano prodotti a Cuba (Havana), anche se nell’estate del 1815, per una serie di fortunati imprevisti di cui magari parleremo in seguito, cominciò a diffondersi anche il “sigaro toscano” Nel corso di questo secolo fu inventata la sigaretta, che nel Novecento porterà ad un’esplosione nella diffusione mondiale del fumo di tabacco. Nel 1854 il signor Philip Morris iniziò a produrre sigarette proprie in una manifattura, che divenne ben presto il centro del commercio di tabacco al dettaglio mondiale. Le sigarette trovarono già nel 1800 una forte diffusione negli Stati Uniti d’America e nel 1871 R.A. Patterson fondò la manifattura “Lucky Strike”.

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1900
La RJR di Reynold introdusse nel 1913 le sigarette Camel che ottennero un grandissimo successo, dovuto sia al gusto particolare dato dall’aggiunta di tabacco turco, sia al prezzo di lancio molto economico. Il passaggio dal sigaro alle più comode sigarette comportò un aumento vertiginoso del numero dei fumatori e della quantità individuale di tabacco fumato, ampliando il mercato dei consumatori, al quale si aggiunsero anche le donne. Il cinema americano è stato un potente mezzo di diffusione del fumo nella popolazione, trasmettendo un messaggio chiaro: il fumo non rappresenta solo un piacere personale, ma anche il mezzo per mostrare agli altri una personalità forte e decisa.

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Oggi…
Oggi il mercato del fumo nel mondo è complesso e variegato: ogni nazione ha le proprie leggi che ne regolano il commercio, la distribuzione e la vendita. Ogni fumatore può trovare il tabacco che più gli piace tra migliaia di referenze ed etichette, così da soddisfare i propri gusti personali.

Ci sarebbero tante altre cose da dire sulla bellissima storia del tabacco, ma purtroppo una pagina web non basterebbe a raccontarla tutta. Noi abbiamo cercato di dirvi il più pissibile!

E voi cosa ne pensate? Avete altre curiosità che volete condividere? Ditecelo nei commenti 😀

Team RT


Nota: le immagini contenute in questo articolo sono di carattere esplicativo e forniscono un’ambientazione di massima sulle varie epoche descritte. Per tanto, possono non coincidere esattamente con i periodi raccontati.