E’ stata da poco pubblicata dall’Economist la nuova mappa, riferita all’anno 2015, relativa al consumo medio di sigarette pro-capite.

Il grafico mostra i valori riferiti a ciascuna Nazione, considerati soggetti fumatori, maschi e femmine, di età maggiore di 15 anni.

Ma quanto si fuma nel mondo?

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Come potete vedere dal grafico, i Paesi in cui si fuma maggiormente sono quelli dell’Europa dell’Est, Russia in testa, seguiti da quelli del centro Europa. Forse alcuni di voi rimarranno sorpresi di scoprire come in Italia si fumano in media dalle 1.000 alle 1.500 sigarette e che, facendo un focus più dettagliato, gli italiani arrivano a fumare oltre le 2.000 sigarette all’anno. Negli anni precedenti, per l’Italia le statistiche erano quasi assimilabili a quelle dei Paesi dell’Europa dell’Est, ma visti probabilmente i continui aumenti di prezzo e altri fattori concomitanti, il consumo di sigarette si è ridotto.

Il continente asiatico è quello caratterizzato dalla maggior disomogeneità, anche a causa degli squilibri economici e dei vari prezzi di sigarette e tabacco: si fuma poco in India e molto in Cina, dove però abbondano le sigarette di contrabbando (a basso costo).

Le Nazioni in cui si fuma meno sono quelle a sud dell’Equatore, a eccezione dell’Argentina e delle isole maggiori dell’Oceano Pacifico. L’Africa è il continente che fa minor uso di tabacco e di sigarette, sintomo di un’economia essenziale e in fase di sviluppo.

La mappa globale del consumo annuale di sigarette per persona rispecchia per certi versi l’andamento economico globale: si fuma di più dove c’è maggior ricchezza; dove, invece, l’economia è minore, si tende a fumare di meno. Chiaramente si tratta di una media matematica che non tiene conto di diversi fattori, tuttavia offre dei buoni spunti per capire qual è l’andamento del tabacco nel mondo.

E voi che pensate?

Vi ritrovate nelle statistiche di Economist? Quante sigarette fumate, più o meno, ogni anno?

Ditecelo nei comment! 🙂

Team RT