Ci siamo: giro di vite per i provvedimenti tanto chiacchierati durante questi ultimi mesi.
L’Italia ha recepito la Direttiva europea 2014/40/UE sulle limitazioni dei prodotti del tabacco, che entra in vigore oggi, martedì 2 febbraio 2016.
Nell’immediato, subito il divieto di fumare in auto in presenza di minori e donne incinte, ma non solo: vietata la vendita ai minori anche di sigarette elettroniche e altri prodotti da fumo. Inoltre, si inaspriscono le sanzioni ai tabaccai che vendono ai non maggiorenni (da 500 a 3.000 euro con 15 giorni di sospensioni della licenza e fino a 8.000 euro in caso di reiterazione del reato). In più, multe fino a 300 euro per chi getta a terra i mozziconi.
Entro il 20 maggio 2016 via dal mercato le sigarette e i trinciati aromatizzati, e arrivo delle immagini shock, che copriranno il 65% dei pacchetti di bionde e delle buste dei tabacchi trinciati.
Per quanto riguarda il “settore” dell’hand rolling, si comincia a parlare con più certezza dell’eliminazione dal commercio delle buste di peso inferiore ai 30 grammi, considerate di facile acquisto e, di conseguenza, maggiormente abbordabili dai minori e dai soggetti con minore capacità di spesa.
Di questo punto del Decreto Legge, si possono intravedere due facce della stessa medaglia: da un lato scomparirebbero molti tabacchi scadenti di peso medio 20 grammi. Dall’altro, sono a rischio molti prodotti di marchi più blasonati, che fanno delle buste di piccolo taglio il loro core business: brand come Camouflage e Chiaravalle (Mitspa), Break, Chesterfield, Domingo, Elixyr, Lucky Strike, Old Holborn, RAW, Salsa e Winston.
Tanti altri tipi di tabacco, come Marlboro, Camel e Lucky Strike, potrebbero “andare in difficoltà”, ma comunque riuscirebbero a cavarsela con gli altri formati già in commercio.
Per scoprire tutti i trinciati di peso inferiore ai 30 grammi, vi rimandiamo al tariffario AAMS aggiornato al 18 gennaio.
Non sappiamo con certezza se e con quali tempistiche questa norma verrà attuata, certo è che, in caso di conferma, il mercato dei tabacchi trinciati potrebbe cambiare radicalmente.
Lasciamo a voi la parola! Che ne pensate?
Ditecelo nei commenti!
Team RT
Le buste da 15 grammi sono comode per chi come me non fuma tantissimo (media di 5/6 al giorno). Ad esempio io che fumo senza nome verde, che è umido, non fumando tantissimo le buste da 30 gr mi rimanevano aperte per troppo tempo e quindi il tabacco si seccava troppo e ne andava buttato un sacco. Per questo quando vado al tabacchino mi compro due buste da 15 gr l’una, così intanto che fumo la prima l’altra mi rimane chiusa e butto meno tabacco… è un peccato se me le levano, con questa routine mi trovo benissimo.
Basta munirsi di un contenitore ermetico o anche riciclando le buste del golden virginia verde o lucky strike che hanno la chiusura zip lock.
Perchè i grandi marchi dovrebbero avere problemi con le buste da 30g? Solo da noi esiste questa mania delle bustine da 10g piene di tabacco espanso quindi paradossalmente (mica tanto alla fine…) per loro sarà un vantaggio in quanto a loro costa di più diversificare la produzione.
Diverso il discorso per quelle realtà che hanno una linea di produzione unica.
Come già detto spero scompaiano le schifezze dagli scaffali e, chissà, arrivi o torni qualche buon tabacco!
Vi aggiungo, a detta di Lion, che con questo decreto avremo finalmente (sempre che sia poi davvero così, ci spero) sui pacchetti le date di produzione e imbustamento del tabacco, oltre ad altre informazioni, dichiarate obbligatorie, indelebili e inamovibili sotto forma di identificativo (articolo 16).
Speriamo davvero sia così, almeno così da riuscire a comprendere la bontà dei prodotti del nostro tabacchino 😉