Conservare i tabacchi trinciati è uno dei problemi a cui inevitabilmente un rollatore, prima o poi, va incontro.
Molto spesso, infatti, capita di ritrovarsi tra le mani buste che sono state per troppo tempo sugli scaffali del nostro tabaccaio, oppure accade di abbandonare per un breve periodo la nostra busta e di ritrovarci un prodotto secco, sbriciolato e inutilizzabile.
Nel caso non volessimo buttare via la busta di tabacco, magari quella ancora mezza piena del nostro trinciato preferito, ecco alcuni semplici accorgimenti per “rinfrescare” la nostra mattonella e per preservarla dall’invecchiamento.
Ecco dunque il segreto:
- Conservare il tabacco in un barattolo alimentare, chiuso ermeticamente, in un luogo fresco e prelevare solo la quantità necessaria alla fumata.
- Ancora meglio di un luogo fresco, il frigorifero, sempre conservando il tabacco in un contenitore a chiusura ermetica.
- Rinfrescare la mattonella con alcune gocce d’acqua distillata, spruzzandole direttamente nella busta: una delle proprietà del tabacco, infatti, è quella di assorbire l’umidità dall’ambiente circostante.
- Usare la classica pietrina umidificatrice che si riesce a reperire da qualsiasi tabaccaio, o anche online: la si bagna e la si colloca all’interno della busta.
- Metodo un po’ controverso è quello di utilizzare delle bucce di frutta (soprattutto della mela), in mancanza della pietrina umidificatrice: controverso perché l’aroma e la consistenza del tabacco possono essere compromessi.
- Approfittare delle giornate di brutto tempo e pioggia umida per tenere la busta di tabacco fuori dalla finestra, per permettere al trinciato di assorbire l’umidità.
Ecco dunque alcuni consigli base per fare “rifiorire” il vostro tabacco già secco, o per preservarlo da un veloce e inesorabile invecchiamento.
Attenzione, conservare il tabacco nel migliore dei modi è un’arte che nessuno è capace di insegnare al meglio: ogni tabacco è unico e necessita di un grado di umidità ideale e peculiare rispetto agli altri, è il bello dell’hand rolling!
Sta ad ognuno di noi sperimentare le proprie tecniche di conservazione e umidificazione!
All’interno del forum, se volete documentarvi, ci sono moltissime discussioni inerenti a questo argomento: potrete trovare tutti i consigli dei più esperti e non per tenere umidificata la vostra pouch!
E voi?
Quali sono i vostri segreti per conservare al meglio il vostro prezioso tabacco?
Ditecelo nei commenti!!
Team RT
Anche io ne ho provate di cotte e di crude per mantenere al meglio i tabacchi: pietrine e barattoli, patata o frutta, ecc. Alla fine, come spesso accade, la soluzione più semplice è la più intelligente ed efficace: aprite la busta e dividete il tabacco a metà, una parte la fumate l’altra si conserva in frigorifero in un’altra busta. Con questo semplice metodo ho risolto il problema della conservazione. Ovviamente il tabacco deve essere fresco, altrimenti non c’è modo che tenga per migliorarlo.
Quando studiavo da autodidatta il modo di migliorare la mia esperienza di fumatore cercavo su internet conferme o smentite relativamente ai miei ragionamenti ed é stato piacevole scoprire che le mie deduzioni erano esatte.
Qualcuno potrebbe trovare curioso sapere che sono approdato sulle sponde dell’isola RT proprio mentre ero sull’argomento conservazione/mantenimento del trinciato.
Il primo articolo che lessi fu proprio dedicato a questo argomento ormai quasi 5 anni fa.
Ma concentriamoci sull’argomento e lasciamo perdere la nostalgia nostalgia canaglia che ti prende proprio quando non vuoi..ahehm!
Sono partito, per realizzare un umidificatore, da un barattolo bormioli in vetro, tinto e ricoperto con i promemoria delle cartine (ne rimangono 10,6,5) per evitare che la luce penetrasse, applicando il velcro sul tappo per attaccarci la pietrina, poi ne feci un’altro perché “non vuoi tenere almeno due buste aperte?” dai quali attingevo in quantità utili per un paio di giorni riciclando le buste del golden Virginia con chiusura ermetica ziplock e per aprire il meno possibile le bocce.
Poi mentre creavo con lo stesso sistema un aromatizzatore, beh si sperimentavo peggio del dr. Frankenstein, perfezionai la tecnica e feci pure due lavori per commissione, a gratise ovviamente.
Adesso non li uso più ma la versione finale prevede l’assenza del velcro sostituito da una imbracatura di cotone attorno alla pietrina con le due estremità incastrate tra la guarnizione ed il tappo..meno pratico all’inizio ma sono convinto che é il sistema migliore per evitare odori esterni come quello del l’adesivo del velcro..esagerato sicuramente ma quando non sai come passare il tempo tutto é concesso..no..?ditemi che é così vi scongiuro!