Quali sono le zone europee dove il tabacco e gli altri prodotti da fumo costano meno?
Molti di voi sicuramente si saranno fatti questa domanda: scommettiamo che alcuni tra i fumatori più incalliti di Rolling Tobacco, nella loro vita hanno programmato almeno una volta una gita all’estero per portarsi a casa qualche prelibatezza fumosa e qualche souvenir a basso costo.
Ma quanto costa effettivamente il tabacco nei vari Stati dell’Europa?
Per rispondere a questa domanda abbiamo trovato delle mappe interessanti (gli amanti della geografia saranno contenti), che mostrano il costo medio, in euro e sterline, del tabacco nei vari Paesi europei, in riferimento principalmente all’anno 2014.
Prima di proseguire all’analisi dei vari territori, è opportuno sottolineare che, in questo articolo, non vogliamo dire che “un Paese è migliore dell’altro”, ma vogliamo solo creare l’occasione per sapere cosa ne pensate: infatti la differenza di prezzi nei Paesi europei, è data da molti fattori, due dei quali sono la differenza di tassazione (dovuta a varie politiche), in rapporto alla capacità media di spesa della popolazione di ciascun Paese.
Detto questo, il parametro di confronto per la realizzazione della scala di prezzo è la media tra i costi dei pacchetti di sigarette da 20 pezzi in ogni Paese, un indice sufficiente per capire anche i prezzi che girano attorno agli altri prodotti del tabacco: trinciati, sigari e sigarette.
Ecco in € la media dei prezzi di tabacco nei Paesi europei, riferita al biennio 2014-2015:
Ecco una mappa più dettagliata redatta dall’Associazione Manifatture del Tabacco, che mostra la media dei prezzi in sterline in riferimento allo scorso anno:
Possiamo vedere come i costi dei prodotti da fumo variano molto: in generale, dovremo pagare di più nei paesi del nord-ovest europeo (in Norvegia un pacchetto di bionde raggiunge i 12€), mentre nei Paesi del sud-est Europeo, i costi si riducono notevolmente.
Il Paese più economico è la Bielorussia, seguita dalla Russia e da altri Stati dell’est.
Ovviamente, ripetiamo, i costi delle sigarette, come tutti gli altri prodotti, sono rapportati anche e soprattutto al costo della vita: probabilmente per un abitante della Bielorussia, spendere 1€ per un pacchetto di “bionde” equivale a spendere 5€ per un italiano.
Detto questo, siamo curiosi di sentire quello che ne pensate!
Alla luce di queste informazioni, considerate anche il rapporto prezzo/bellezza dei vari Paesi europei e diteci:
dove programmereste le vostre prossime gite fumose?
Ditecelo nei commenti!!
Un saluto a tutti dal Team RT
Come per Dave anche io ne faccio principalmente una questione di scelta.
Ci sarebbe anche da considerare che da paese a paese cambia anche il blend a parità di nome.
Probabilmente se facessi una capatina in Bielorussia avrei un vantaggio in termini di quantità ma potrei rimetterci sulla qualità, mi riferisco a trinciati noti in tutta Europa come Van Nelle Zware per fare un esempio, potrei ritrovarmi con il doppio delle buste che mi piacciono la metà del Tedesco/Spagnolo/Olandese.
Ci sarebbe anche la possibilità di ritrovarsi in un mare di trinciati sconosciuti e di dover navigare a vista.
Forse spenderei una cifra più alta per una garanzia ipotetica sulla qualità.
Ad ogni modo la Bielorussia mi é più simpatica da oggi.
Limitandosi ai trinciati grosse diversitá, riferite al reddito medio, non ci sono fatta salva qualche isola felice. Ovvio che puó essere conveniente per noi acquistare in Bielorussia, non fosse che non è proprio dietro l’angolo. Il vero problema per noi è la scelta limitata…motivo per il quale me ne andrei anche solo a fare un giro in Germania…turandomi il naso.
A parte che i costi magari riferiti a Giugno 2014 rischiano di essere molto poco aggiornati (i prezzi dei tabacchi variano anche da un mese all’altro).
In effetti, il VERO parametro di paragone è il costo rapportato alla “capacità media di spesa” nei singoli Paesi (leggasi in parole povere: REDDITO MEDIO).
Quindi, appare normale che nel Regno unito un pacchetto di sigarette costi l’equivalente di una decina di € mal contate, pure se rapportato alle 5 € del costo in Italia APPARE MOLTO ALTO.
Un discorso a parte lo meritano i TRINCIATI, il cui prezzo varia ANCORA MAGGIORMENTE rispetto a quello delle sigarette.
Il caso estremo, io l’ho rilevato in Lussemburgo, dove a fronte di un reddito medio pari ad una volta e mezza quello italiano, i trinciati costano ad oggi poco più di 80 €/kg. Anche in Belgio ad esempio son molto meno cari. Ma in tali Paesi NON c’è lo stesso risparmio sul pacchetto di sigarette confezionate.
Easy.
Grazie per la dritta Davide!
Le fonti da cui abbiamo reperito le info sui costi sono le più ufficiali e le più aggiornate possibili.
E’ vero, noi parliamo di hand rolling, ma il parametro ufficiale resta quello di un pacchetto di bionde, dato che il mercato delle confezionate non è intricato e particolareggiato come quello dei tabacchi trinciati.
Ovviamente oltre al parametro del reddito medio, come abbiamo detto, bisogna considerare le politiche di ciascuno Stato: come dici tu in Lussemburgo anche se “si vive meglio” il tabacco costa meno, perchè ci sono meno tasse e soprattutto perchè non vi è una politica proibizionista come in altri Paesi.
In Irlanda, ad esempio, si vive bene ma il costo del tabacco è molto alto, come quello per gli alcolici, immagine di una politica che, pur avendo una tassazione bassa, adotta una forte politica di proibizionismo, magari per non incitare il consumo di tabacco e alcool.
Ciao!
GR