Un saluto a tutti voi, amici di Rolling Tobacco!
In questo articolo vogliamo parlarvi di una storia avvincente e caratteristica, che inizia nei primi anni del Novecento e continua ancora oggi.
È la storia di Nat Sherman, un uomo che, come Zino Davidoff, non si è accontentato di fare “solo” il tabaccaio, ma ha dato vita al suo sogno trasformando la sua professione in qualcosa di più grande, fondando uno dei brand più importanti nel mondo del tabacco e aprendo numerosi negozi, dei quali il più importante è l’iconico Nat Sherman Townhouse, flagship store che si affaccia sulla 5th Avenue di New York.
Un altro esempio di uomo che diede forma alla sua grande passione fu Louis Cartier, che non si accontentò di essere solo un costruttore di orologi da tasca, ma diede vita a una delle più prestigiose marche di gioielleria nel mondo.
Sicuramente molti di voi già conoscono la storia di Nat Sherman, storia che è stata raccontata anche da altri siti e blog, tuttavia anche noi vogliamo condividere con noi le nostre impressioni.
Nat Sherman, l’uomo, si affermò nella zona di New York nel 1920, quando il proibizionismo sugli alcoolici rendeva la vendita di tabacchi un business particolarmente redditizio.
Grazie all’aver accumulato una piccola fortuna, dopo alcune vicissitudini, Sherman riuscì a dare vita al marchio Nat Sherman nel 1930 e a produrre in proprio dapprima sigari, poi tabacchi lavorati per trinciati e pipe, poi sigarette.
Nel corso degli anni Nat riuscì ad aprire vari store, di cui nel 1976 quello più importante è il negozio che si trova tra la 42esima strada e la 5th Avenue di Newy York City. Morì nel 1990, lasciando l’azienda nelle mani del figlio Joel.
Il negozio di New York è diviso principalmente in due piani: il piano d’ingresso che comprende la sala principale con alcune salette minori, e un piano superiore che si affaccia sul piano terra.
La maggior parte delle pareti del flagship store è costruita come un grande humidor, una vetrina umidificata in cui sono riposti innumerevoli tipi di tabacchi trinciati per RYO, tabacchi per pipa, sigari, sigaretti e anche sigarette, tutto di produzione Nat Sherman.
Tutto il negozio, come anche tutti i prodotti, comunicano grande qualità, ricercatezza e attenzione verso i clienti.
Le persone che entrano e vogliono fare spese sono accompagnate passo per passo nell’acquisto dei prodotti da un commesso che ha il compito di capire le necessità del cliente e interpretare i suoi desideri, per aiutarlo a compiere la scelta migliore.
Inoltre, non essendoci nello store il divieto di fumo, una volta fatti acquisti le persone possono accomodarsi in salette dedicate alla degustazione per fumare i prodotti acquistati, leggendo riviste o chiacchierando con gli altri clienti.
Oltre a Nat Sherman, vi sono molti altri brand, come appunto Davidoff, che hanno negozi simili in giro per il mondo.
E voi che ne pensate?
Vi piacerebbe visitare questo negozio?
Che fareste se esistesse un posto simile qui in Italia?
Ditecelo nei commenti!
Team RT
Bell’idea la smokinghouse, magari con grossi recipienti ermetici di terracotta dai quali attingere a piene mani, per comporre un blend personalizzato, come già fanno nel regno unito..ecco appunto, all’estero sarebbe più facile forse.
Un angolo di paradiso per fumatori….che da noi potrebbe aver successo se ci aggiungiamo la possibilitá di farsi un piatto di tagliatelle al ragù e un bicchiere di lambrusco 😉 Potrebbe essere un idea per un nuovo franchising.
Ottima idea Dave! 😀
GR
Bello! In Italia? Mah, non credo che avrebbe molto successo, forse, chissà….certo che se il povero Nat Sherman vedesse cosa siamo quasi costretti a fumare si rivolterebbe nella tomba.