L’argomento è ovviamente più caro a ai tabacchini che non ai fumatori, ma è comunque interessante scambiarsi qualche opinione in merito.
Per cui riprendo una mail di Vocalisteve e apro il dibattito.
Chris
“Ieri sera ero ad una riunione alla FIT dove tra le altre cose hanno mostrato un grafico che descriveva l’andamento delle vendite dei tabacchi in Italia.
Negli ultimi 15 anni c’e’ stato un calo costante delle vendite con una media del 2,5% annuo. Purtroppo non ho modo di avere il grafico per poterlo pubblicare…
Perché dunque questo calo costante?
La crisi?
L’aumento spaventoso dei prezzi?
Una maggiore consapevolezza della gente sui danni del fumo, o altro?
Credo possa essere interessante vedere cosa ne pensa la gente.
Ciao
VOCALISTEVE
Si era quello il senso…10 anni fa (facciamo anche 15) potevi fumare dentro ai centri commerciali, in aereo in treno al bar e addirittura IN TABACCHERIA 😉 adesso siamo costretti a rinchiuderci in delle salette tipo camera di quarantena per gli impestati oppure andare fuori dai locali…il fumatore è visto dal non fumatore come un individuo che inquina e produce aria insana che poi anche il non fumatore deve respirare…hanno i loro buoni motivi (forse…..) ma ormai siamo una categoria vista male da tutti….
d accordo su tutto pero io non penso che il fumo non sia piu di moda…mi spiego, io in giro vedo un sacco di gente che fuma e molti sono giovanissimi…piu che altro la societa vuole farla passare di moda…
ciao a tutti, il fenomeno del “calo delle vendite” altro non è che una serie di fattori, il 2,5% è poco, in poche parole ogni 200 clienti 5 spariscono, ora….c’è da vedere poi come è stato calcolato questo dato…..i miei clienti (il 50% abbondante) è over 60 questo vuol dire che prima o poi il signore (sempre sia lodato) ogni tanto qualcuno se lo deve prendere…e i giovani che iniziano a fumare sono in calo….vuoi per una questione economica (10 anni fa costavano la metà) vuoi perchè ora non va di moda fumare…teniamo anche presente il fatto che fino a qualche anno fa (e non sto parlando di centinaia di anni) mi ricordo di belle hostess che giravano per i ristoranti e ti facevano assaggiare qualche bionda…
Teniamo presente anche che adesso il nostro paese ospita il 300% in più di “stranieri” di 20 anni fa e che questi le sigarette se le fanno portare regolarmente dal loro paese dove costano da 1.80 € ai 2.50 €
e non dimentichiamoci il vecchio e caro contrabbando…
Personalmente, credo che il calo delle vendite del tabacco, sia da ricercare all’origine e non a fine della filiera: ragioni comunitarie di interesse politico-economico (politiche agricoli comuni) e politico-sociali (riconversione delle superfici agricole ai fini alimentari ed energetici), volte alla salvaguardia ed alla stabilità del mercato, sono a mio modo di vedere le vere cause del decremento dei consumi. L’aspetto “salutistico”, è solo una sfaccettatura.
C’è un altro aspetto da non sottovalutare: chi passa dalle confezionate al rolling fuma (meglio e) meno. Esperienza personale e di molti amici. Forse è stato proprio l’aumento dei rollatori a determinare questo calo di consumi.
meglio sì, meno no. almeno per quanto mi riguarda.
Tutto quello che avete detto è vero.
Io sono un ex rollatore (da soli 2 mesi) ma non ho effettivamente smesso…..
Sono passato allo svapo (sigarette elettroniche, quelle vere non quelle vendute in farmacia) ed ho smesso dalla sera alla mattina senza nessun desiderio di ritornare a fumare.
Credo che ci sia un aumento esponenziale di svapatori proprio da 2 mesi a questa parte e lo dico perchè quando ho iniziato a svapare, a roma, c’erano 3 negozi fisici di esig.
Oggi sono diventati 29 (fa pensare no?).
Interessante… costano molto questi dispositivi?
Indicativamente bisogna mettere a monte (a voler spendere tanto) un centinaio di euro come spesa iniziale.
poi (dipende da quanto si svapa) direi, tutto compreso, circa 30 euro al mese (ma non bisogna farsi prendere dalla foga degli acquisti compulsivi).
Esistono forum che parlano di questo.
Se ci sono persone interessate potrei aprire una piccola discussione, se gli amministratori lo permettono, portando solo la mia esperienza ed i miei personalissimi e fallaci consigli/gusti.
Nel forum è già presente una discussione sull’ argomento, volendo ne puoi parlare li :
https://www.rollingtobacco.it/forum/discussione/la-sigaretta-elettronica/
… buone … svapate , 🙂
con queste leggi “antitabacco” si sta andando verso il proibizionismo e la storia insegna che non ha portato nulla di buono. si rischia veramente di aprire dei portoni immensi per il contrabbando..in irlanda le sigarette costano una cifra e le vendite di sigarette sono diminuite ma miracolo sono aumentati i fumatori..mah…hanno tentato in tutti i modi a vietare il tabacco ma alla fine dopo piu di 500 anni dalla sua importazione in europa è ancora qua…l’ unica cosa cambiata è che lo stato ci sta mangiando in cima un sacco di soldini e per fortuna che si preoccupa per la nostra salute!
Il tabacco è finalmente diventato un bene elastico e cioè, per chi non mastica troppo di economia, la sua richiesta diminuisce all’aumentare del prezzo in misura proporzionale, anzi direi nel caso specifico anche più che proporzionale.
Pertanto, Signori delle Tasse, attenzione che ulteriori aumenti non faranno altro che diminuire il gettito fiscale…..fate i vostri conti…..prego……fate i vostri conti…..
Io ho notato che a Sassari ci sono molte più persone che fumano il tabacco sopratutto dei miei amici, a Sassari praticamente solo gli adulti grandi e anziani fumano sigarette, tutti gli altri tabacco tranne dei ragazzi!
Io non faccio che pensare che ormai tabacco+cartine+filtri oppure 2 pacchetti di confezionate costano quanto pizza e birra in una pizzeria media. Fortunatamente fumo poco e fumo tabacco (guadagnandoci doppiamente in gusto e denaro), ma se fossi il tipico fumatore medio mi farei due conti…
Io penso che, in controtendenza sia il tabacco di cui aumenta la vendita contro le sigarette confezionate di cui invece diminuisce. La bilancia totale è comunque questo -2,50 % circa annuo.
Certo: fumare fa’ male, ma lo Stato considera comunque i fumatori come una delle tante categorie a cui chieder soldi quando mancano (“tanto mica è obbligatorio fumare” si giustificano). Recentemente ho sentito che, fatto il conto di quanto paghiamo di tasse sui nostri tabacchi qualunque essi siano e di quanto spende il SSN x curarci…. ci guadagnano comunque!!! Viviamo in un Paese dove se domani smettessimo tutti di fumare sarebbero costretti ad inventarsi un altra gabella, ma ci rendiamo conto?
Al di là di questo, se nell’ultimo anno IO non ho comprato tabacco in Italia, è solo perchè COSTA troppo (tasse varie), e quindi ME LO COMPRO all’ ESTERO.
Gli altri non so’ come fanno……
Ciao!!!!
Non vorrei parlare di politica, ma certo che abbiamo una bella pazienza!
Prendiamo atto che ci stanno riportando ai tempi di don Camillo, che essendo prete era tra i pochi fortunati che si potevano permettere di fumare un mezzo Toscano la domenica pomeriggio…..noi purtroppo lo fumeremo mentre guardiamo la televisione che ci racconta se lo spread è salito o è sceso, senza neppure la speranza che arrivi Baffone…….non ci fanno neanche più votare, non serve, ci pensa la Merkel al governo giusto per noi………. che brutta fine abbiamo fatto.
il tabacco è sempre stato un genere di lusso, per così dire.
ai tempi di don camillo esibire una sigaretta nei luoghi pubblici era indice di benessere (difatti le scene col maggior numero di fumatori sono le assemblee comunali o le serate alla casa del popolo). il consumismo sfrenato ha solo aumentato l’uso e la diffusione di un genere di lusso che, in quanto tale, viene tagliato dalle spese (o comunque ridotto) nei momenti di ristrettezza economica.
sulla digressione politica non mi sbilancio, non è il luogo, ma i tabacchi non aumenteranno all’infinito: il gettito fiscale dalle accise sui tabacchi (che aumenta sul pezzo anche in relazione al minor numero di consumatori) prima o poi diverrà inferiore al costo sociale derivante dai tabacchi stessi 😉
io penso che un mix di tutto questo abbia portato al calo delle vendite…se poi aggiungiamo il fatto che una busta di trinciato dura almeno qualche giorno beh il calo è ovvio..ad ogni modo non girano soldi e molti hanno deciso di smettere definitivamente…tra un po non potrò permettermelo neanche io…
Secondo me è per i soldi…non ce ne sono e come dice Pierato la gente, magari con famiglia se li risparmia quei 150 euro al mese. Se poi ci mettiamo che continuano ad aumentare…Credo poco nella maggior sensibilizzazione ai danni del fumo….
avete visto qualche vecchio film, di recente?
io mi sono sparato una settimana con il quintetto dei “don camillo” dove, molto spesso, i protagonisti stanno fumando. il tabacco è uno di quei generi “superflui” che facevano status tanti anni fa quando c’era la fame vera.
oggi le cose sono cambiate vuoi per la sensibilizzazione sanitaria, vuoi per il costo, vuoi per i limiti alla vendita ai minori ed il tabacco, il fumo non è più sintomo di benessere ma vizio da debellare. i personaggi noti quali attori, cantanti eccetera evitano di farsi fotografare fumando mentre negli anni 40-50 era un classico la foto del divo di turno che fumava una sigaretta o teneva in mano una vitola pregiata o una pipa ricercata. il fumo è oggi politically scorrect, poco da fare, ed oltretutto costa un botto!
il classico fumatore da un pacchetto al giorno si trova oggi ad affrontare una spesa mensile di, indicativamente, 150 euro circa che è più del 10% di un normale stipendio da impiegato. ovvio che anche il fumo venga ridotto proprio come le cene al ristorante e tutte quelle spese “di lusso” che se da un lato ci appagano, dall’altro minano pesantemente il budget personale.
quanti di noi rollatori sono passati al rolling per risparmiare due soldini? che poi ci si sia accorti che spendendo meno ci si guadagnava in qualità e sapore va bene ma per la stragrande maggioranza dei neorollatori la motivazione di fondo è principalmente economica. come già detto spesso: un paio d’anni fa ero il povero pezzente sfigato del bar, l’unico che si faceva le sigarette. oggi, per gli stessi avventori, sono quello bravo del bar, l’unico che le sigarette se le sa rollare bene!
quando anche i trinciati, ora in aumento percentuale sulle preconfezionate, costeranno comunque troppo si assisterà ad un diverso fenomeno e ci troveremo a diascorrere su quello.
ciao…..bello spunto complimenti.
credo sia una serie di concause ma,di fondo,avere meno soldi in tasca e’a mio avviso la motivazione maggiore.
anche perche’ leggevo da qualche parte che e’ aumentato molto il contrabbando,quindi forse e’ calata la vendita “regolare” e la gente purtroppo quando puo’ cerca di ovviare!!
Diamine, mi ero appena disconnesso e ho visto questa succosa notiziuola.
A cosa lo attribuisco io? Sicuramente alla sensibilizazzione contro i danni del fumo come prima causa,poi l’aumento dei costi spropositato, prima ancora dellla crisi, vi spiego il mio perchè.
Il fumatore è consapevole del danno che si sta facendo, lo abbiamo detto in tutte le salse, ma questo non è mai stato per nessuno un vero motivo per smettere, se non obbligati.
La campagna anti-fumo mira dritto alla fronte delle nuove leve, quando ho iniziato a fumare non erano in molti quelli che ti rompevano le scatole con insistenza per smettere, adesso il numero si è decuplicato e vedi molte meno sigarette in giro, indipendentemente dal rolling che è aumentato a manetta.
Ho visto quelli che si possono definire “poveri e pazzi” ai quali manca dall’acqua fino al sale..eppure hanno il loro pacchetto di ms rosse sul tavolino, le sigarette non possono mancare perchè alleviano quel tanto che basta, e per qualche minuto, le sofferenze quotidiane, c’è un rapporto simbiotico con la sigaretta, è innegabile, e chi decide di smettere, non è secondo me il povero disgraziato, (in quanto categoria che incide sul mercato) ma la persona che si alza una mattina, scopre l’ennesimo aumento, gli si invertono i testicoli e dice, ma a chi li sto regalando sti soldi o chi è costretto, rollate o confezionate non credo c’entri molto.
Poi ci sono quelli che ne hanno talmente tanti che continuano a fumare come se nulla fosse che tanto il problema non si pone, e quelli che ne hanno talmente tanti che sono furbi e smettono comunque.
Io personalmente fumo talmente poco che potrei continuare ad oltranza, ma il fastidio più grosso è che in proporzione a quanto spendo per il tabacco ne fumo 1/4 scarso, il resto se ne va tra monopolio, accise, e secondo qualcuno dovrei pure sentirmi in colpa.
beh,almeno per quanto riguarda gli ultimi due-tre anni,se è vero che sono in calo i consumi dei generi di prima necessità (stimabile in misura del 2-3 %,non lo dico io,lo dice l’istat) figuriamoci i tabacchi…ora che ci penso: per me anche il tabacco è un genere di prima necessità,lo trovo vagamente inquietante ma è così…
qualora il calo riguardasse anche le sigarette confezionate non riesco a vederci un qualcosa di negativo… Forse la gente sta cominciando a smettere? Ricordiamoci che noi patiti del tabacco siamo un élite a cui la fumata non solo appaga il bisogno di nicotina ma Ci da soddisfazione anche dal punto di vista del gusto e del piacere.. Cosa che non accade con i fumatori di confezionate
Secondo me il rapporto sul calo delle vendite riguarda i tabacchi nella loro generalità Marzio, ed “in modo particolare” le confezionate, non credo proprio che in data odierna siamo in controtendenza con quanto riportato nel ritaglio di giornale pubblicato su questo articolo:
https://www.rollingtobacco.it/2010/06/18/decreto-tabacchi-in-arrivo-aumenti-per-le-sigarette-fai-da-te/
tra l’ altro ha ragione pierato nella sua considerazione
[ quanti di noi rollatori sono passati al rolling per risparmiare due soldini? che poi ci si sia accorti che spendendo meno ci si guadagnava in qualità e sapore va bene ma per la stragrande maggioranza dei neorollatori la motivazione di fondo è principalmente economica. ]
… Presente !!! (ed alzo timidamente la manina)
Un’ altra considerazione la faccio io: non so quanto incida sulle vendite, ma alzi la mano chi abitando vicino ad un confine (purtroppo non faccio parte di questa categoria) o avendo la possibilità di viaggiare in paesi dove i tabacchi costano meno (o abbia conoscenti che lo fanno) non si accaparra una buona scorta per risparmiare qualcosina (oltre al fatto di trovare dei buoni tabacchi NON in vendita da noi)
… dopo ripasso a contare le mani alzate, eh
la fregatura è che quello del tabacco è un mercato drogato e quindi, al contrario di quanto accadrebbe in un mercato nomale, – domanda => + prezzo … in ogni caso è meglio non fumare o fumare poco, ci sono meno costi per il SSN
Ognuna di queste ipotesi è quella giusta.