— Un grazie particolare alla nostra Stefany che ha affrontato l’argomento in modo approfondito e bibliografico —

Partiamo col dire che la cultura europea del tabacco è iniziata con la scoperta dell’America e che la sua diffusione si deve al mal di testa di una nobildonna italiana.  Infatti un giorno, stufo di sentire le lamentele (magari era anche una scusa, chi lo sa :P)  della consorte, Enrico II di Francia scomodò addirittura l’ambasciator Jean Nicot nel tentativo di far cessare quelle fastidiose emicranie. Il signor Nicot prontamente omaggiò  la famiglia reale della sua erba “miracolosa” che all’epoca si chiamava “herbe a nicot” e risolse il problema…(ah naturalmente si parla del tabacco, non di altre erbe!) 😉

Dopo questo breve excursus storico lasciamo il rinascimento francese e parliamo un po’ del fumo ai giorni nostri. Io sono giovane e ricordo a malapena i pacchetti di sigarette senza le ben note scritte nefaste sopra e sicuramente ho iniziato a fumare dopo che hanno imposto il limite ai valori di catrame e nicotina. Insomma tutti dicono e tutti siamo d’accordo che il fumo fa male e da dipendenza, ma come?

La dipendenza

La dipendenza deriva naturalmente dall’assunzione continua di nicotina che è una sostanza psicoattiva molto potente.

La nicotina la cui concentrazione varia naturalmente da tabacco a tabacco segue sempre lo stesso percorso durante una qualsiasi fumata ovvero viene assorbita dalle pareti del tratto gastrointenstinale e respiratorio e viene immessa così nel sangue che poi in pochissimi secondi arriva al cervello.

Li la nicotina va a legarsi con i cosiddetti recettori nicotinici dell’Acetilcolina (neurotrasmettitore) che hanno un’azione inizialmente stimolante ed euforizzante e poi rilassante e tranquillizante. A lungo andare questo comporta alcune alterazioni psichiche del sistema nervoso (sentire il bisogno di fumare per ottenere il piacere che solo la sigaretta può fornire) e si crea dipendenza. Nonostante le spiacevoli conseguenze legate all’astinenza e/o al sovradosaggio la nicotina è si tossica, ma non cancerogena.

 

E allora cosa fa così male?

Come ho detto il livello di tossicità della nicotina assunta in dosi normali da un fumatore medio non è in sé molto alto e di sicuro non è la causa dei gravi danni che provoca il nostro vizio. La causa va imputata alle sostanze che si sprigionano durante la combustione che sono all’incirca 4000 di cui almeno 60 sono state catalogate come cancerogene ed altrettante velenose o irritanti.

 

Poi chi di voi non ha avuto a che fare con qualcuno che “perché non smetti di fumare?” o “lo sai che fumare fa male?” o ancora “che schifo! Puzzi di fumo, stammi lontano” ecc e magari quel qualcuno è la/il fidantazata/o che vi tiene il muso o la mamma che vi rende la vita impossibile ogni volta che vi vede. Allora presi per sfinimento decidete di smettere, tanto di guadagnato è ovvio, ma i primi giorni sono estremamente difficili perché come tutte le dipendenze anche questa ha i suoi sintomi da astinenza che vi riporterò qui sotto:

  1. Umore disforico (ovvero tendenza alla depressione)
  2. Insonnia
  3. Senso di frustrazione/collera
  4. Ansietà
  5. Difficoltà di concentrazione
  6. Irrequietezza
  7. Sensazione di malessere/debolezza

 

Sia chiaro dopo un po’ passano (solo la prima settimana è cruciale) e inizierete a sentirvi molto meglio, solo cercate di stare lontani dal frigo…:P non è una leggenda che aumenti l’appetito!

Infine per concludere il mio pezzo vorrei anche elencarvi i sintomi da sovradosaggio da nicotina, visto che se n’è parlato per un po’ anche nel forum. Quando il vostro corpo assume un’eccessiva quantità di nicotina (ad esempio fumando un tabacco con valori molto alti o riprendendo a fumare dopo un po’ di stop o ancora fumando troppe sigarette in successione) ha logicamente delle reazioni purtroppo spiacevoli:

  • nausea
  • diarrea/dolori gastrointestinali
  • sudorazione accentuata
  • mal di testa
  • vertigine
  • marcata debolezza

(ce ne sarebbero altri, ma si tratta di sintomi da avvelenamento acuto che non riguardano un normale fumatore, infatti la dose mortale x l’uomo è sui 60mg e come ben sapete il tabacco non supera mai i 3mg)

Spero che non vi sembri un noioso trattato di neuropsicologia, e che sia tutto sufficientemente chiaro…

Stefany

 

RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI A SUPPORTO

Riferimenti a DSM-IV e ICD 10

http://www.farmacia-consulenza-fumatori.ch/it/pagina-iniziale/smettere-di-fumare/consulenza-ai-fumatori/classificazione-della-dipendenza-da-tabacco.html#c522

Riferimento a “trattato completo degli abusi e della dipendenza” p.946

http://books.google.it/books?id=cuINnPVKoGIC&pg=PA949&lpg=PA949&dq=avvelenamento+acuto+da+nicotina&source=bl&ots=_rZ_-uPfLF&sig=oLyqkpIcZUh2B4nEofhbQ3zFK5A&hl=it&sa=X&ei=54sjUMWICYn64QTXlIGADA&ved=0CDUQ6AEwAA#v=onepage&q=avvelenamento%20acuto%20da%20nicotina&f=false

Riferimento a Manuale di sensibilizzazione:

http://www.iss.it/binary/fumo/cont/Manuale_di_sensibilizzazione.pdf