So che questo post non farà piacere a molti dei lettori abituali di questo blog, ma essendo io stesso un fumatore non posso nascondermi dietro un dito: fumare è un piacere, ma è un piacere molto dannoso per la salute.

Sento spesso dire che il fumo di sigaretta è un vizio, che in qualsiasi momento è possibile abbandonare. Niente di più falso. Il fumo di sigaretta non è un vizio, non è un’abitudine, ma una vera e propria tossicodipendenza. Il tabagismo è una malattia (lo afferma anche l’OMS) e come tale deve essere trattata.

Il fumo di tabacco è un somma micidiale di sostanze nocive.
A leggere il pacchetto sembrerebbe che le sostanze contenute nel tabacco siano solo nicotina e condensato… Il fumo di tabacco invece contiene oltre 4000 sostanze:

  • idrocarburi aromatici policiclici
  • nitrosamine
  • benzopirene
  • benzoantracene

e queste sono tutte sostanze sicuramente cancerogene e cioè possono provocare tumore; poi vi sono sostanze irritanti quali:

  • acido cianidrico
  • acetaldeide
  • formaldeide
  • ammoniaca

Queste sostanze alterano e infiammano la mucosa bronchiale dando origine ad una maggiore produzione di catarro. Ancora, il monossido di carbonio che si lega all’emoglobina (formando la carbossiemoglobina, sostanza che normalmente trasporta l’ossigeno) fa sì che venga trasportato meno ossigeno in tutto l’organismo. Ed infine la nicotina, sostanza che fra tutte quelle che abbiamo elencato è forse la meno dannosa ma sicuramente è quella che dà dipendenza.

La nicotina è la sostanza che fa sì che il fumatore cerchi sempre un’altra sigaretta e non riesca a farne a meno.
La nicotina è una sostanza che, attraverso il fumo di tabacco, in pochi secondi arriva al cervello. Pensate che la medicina ufficiale solo nel 1988 ha affermato che la nicotina dava dipendenza come altre droghe quali l’eroina e la cocaina, mentre le industrie del tabacco conoscevano le qualità farmacologiche della nicotina dal 1963 ma in pubblico continuavano ad affermare che la nicotina non dava dipendenza ma era un componente molto importante per il gusto.

A livello cerebrale attiva alcuni recettori (di cui vi risparmio la terminologia scientifica) e stimola la produzione di dopamina a livello della corteccia frontale.

In questo modo provoca una sensazione di benessere e di piacere. Tutto ciò spinge il fumatore a ripetere l’esperienza (rinforzo dello stimolo), e cioè ad accendere la sigaretta.
Ecco perché per molti fumatori è difficile smettere di fumare.

Questi alcuni sintomi che caratterizzano la sindrome di astinenza:

  • insonnia
  • frustrazione
  • rabbia
  • irrequietezza
  • impazienza
  • depressione
  • deficit di concentrazione
  • irritabilità
  • aumento dell’appetito
  • stipsi

Nonostante i tabacchi “naturali” in commercio, ce n’è abbastanza per decidere di smettere di fumare.

Christian


Molto del materiale raccolto per scrivere questo post proviene dal sito www.fumo.it